Inizia il nuovo anno e intravedo
finalmente qualcosa di positivo, una possibilità di tornare nel mondo del
lavoro del tutto inaspettata, per di più pienamente adeguata al mio livello
professionale. Nulla di concreto, solo una prospettiva possibile, ma abbastanza
delineata perché l’umore cambi, si ritorni ad essere consapevoli delle proprie
capacità. Mi capita di pensare che una persona preparata ed onesta, anche in
una società corrotta come quella in cui viviamo, debba trovare per forza una collocazione.
Al tempo stesso la prudenza e l’esperienza fin qui fatta mi impongono la
massima cautela, e la piacevolezza di questa possibile svolta viene congelata
con una iniezione di forzata disillusione. Vedremo...
Il mio augurio per il 2013 è che
ognuno possa avere dalla vita ciò che effettivamente merita, nel bene e nel
male: la causa di tanti mali deriva proprio dal fatto che quasi sempre questa
elementare regola di giustizia non trova applicazione.Chi scrive ha una storia lavorativa che nasce nel 1996. Prima semplice collaboratore, poi impiegato, infine capoufficio in una piccola azienda.
Ma la mia esperienza lavorativa ormai è alle spalle, il mobbing che ho subìto ha avuto la conseguenza di farmi perdere il posto di lavoro, ed anche la salute.
Questo blog rappresenta soprattutto un diario, molto parziale, di ciò che mi è capitato.
In esso potrete trovare anche notizie interessanti, informazioni utili, consigli, ma nè questo blog nè altri possono sostituire il supporto di un avvocato specializzato in diritto del lavoro, oppure di uno psicologo. Il mio invito a quanti subiscono una situazione di disagio sul posto di lavoro è comunque quello innanzitutto di confrontarsi con altre persone che soffrono o hanno sofferto lo stesso problema: oggi lo si può fare molto facilmente anche attraverso Facebook, dove esistono - e sono purtroppo molto frequentati - gruppi che affrontano questa tematica.
Invito tutti i lettori a lasciare un commento, anche in forma anonima: più se ne parla, meglio è!